
Nel 1968 Spencer Silver aveva realizzato per sbaglio una colla che però non funzionava un granché, infatti non si attaccava con forza come invece avrebbe dovuto fare .
La colla uscita da quegli esperimenti era davvero particolare, si attaccava e si staccava senza rovinare le superfici con cui entrava in contatto, ma essendo debole Silver non riusciva a trovarne un impiego commerciabile.
Non la buttò via, la archiviò fra i fallimenti in attesa di momenti migliori.
Poi, un giorno gli venne in mente l’idea di presentarla ai suoi colleghi nella speranza di trovarne uno sbocco.
Così durante una presentazione aziendale, Silver fece conoscere ad Arthur Fry, uno dei colleghi presenti, la sua colla dalla presa debole.
Fu Arthur Fry, collega ricercatore della 3M, a intuire il modo per poter commercializzare l’invenzione di Spencer Silver.
Perchè si sa, il bisogno muove le persone e la creatività.
Fry cantava nel coro della chiesa presbiteriana di North St. Paul. (minnesota).
Durante le prove, perdeva facilmente il segno, perché i foglietti colorati che aveva messo per segnare i canti e le pagine scappavano fuori dal libro.
A Fry venne in mente, allora, l’idea che avrebbe cambiato per sempre la sua vita.
Se avesse usato la colla del collega per fissare i segnalibri alle pagine, il libro degli inni non si sarebbe rovinato e il segni non si sarebbero persi. L’idea era geniale: bingo!
Lo sviluppo del prodotto e la commercializzazione furono processi molto lenti. Infatti i dirigenti della 3M non credevano affatto nell’intuizione di Fry, anzi erano davvero convinti che i post-it sarebbero stato un fiasco perché per i dirigenti, le persone avrebbero preferito i segnalibri tradizionali e non avrebbero mai pagato per avere i post-it. Così per diversi anni non successe assolutamente nulla.
Ad ogni modo Fry non smise di lavorare al suo progetto, installando un macchinario nel suo appartamento aggiunse la colla a bassa tenuta di Spencer Silver a dei fogli di carta. Convinto che i problemi siano parte integrante dei processi innovativi, ciclicamente tornava alla carica, proponendo all’azienda di fare un test.
Nel 1977 la 3M finalmente venne fatto un lancio di prova che purtroppo non ebbe esiti soddisfacenti. All’epoca si pensava di usare quella colla per attaccare e poi staccare alle bacheche aziendali degli annunci in A4 e così si fece il test promuovendo il prodotto per questo tipo di impiego.
Analizzando però i risultati, davvero poco incoraggianti, i manager della 3M si accorsero che i post-it venivano usati in azienda in modo diverso da quello che si era pensato all’inizio. Infatti i colleghi e i manager avevano cominciato ad usare i post-it non come segnalibri o per la bacheca aziendale ma come una nuova modalità di comunicazione. Si lasciavano messaggi gli uni gli altri, annotati sui post-it e attaccati un po’ ovunque. C’era chi li usava per segnare punti importanti di alcuni documenti, mettendoci una freccia sopra e chi annotava considerazioni personali vicino ai paragrafi in cui c’erano cose da tenere presenti.
A questo punto la 3M convertì il nome della soluzione in Post-it Notes, sostituendo il precedente “Press and peel” e ri-programmò un nuovo test in una città della Virginia, per vedere come le persone avrebbero risposto a questo nuovo spunto.
Promossi in maniera differente i simpatici foglietti appiccicosi piacquero molto e il test si concluse con un risultato molto incoraggiante.
Fu però solo nel 1980 che i Post-it vennero lanciati in maniera ufficiale dalla 3M. Da allora ne sono stati messe in commercio oltre 1000 versioni diverse. Un successo planetario che perdura ancora oggi.
Da quel giorno Fry iniziò a fare carriera, rimanendo per oltre 40 anni in 3M, fino al giorno del suo pensionamento.
Ma Che cosa é successo, come hanno potuto trasformare un clamoroso flop in un business miliardario?
Beh, innanzitutto c’é stata l’ostinazione di Spencer nel non voler rassegnarsi alla sconfitta, al fallimento della sua ricerca.
Poi c’é stato Mr. Fry che non ha fatto altro che trovare una nuova destinazione al prodotto. cambiandone la cornice di riferimento.
Che cosa sarebbe successo se Spencer Silver si fosse bloccato e non avesse tentato ancora e ancora? Avrebbe fatto carriera?
Che cosa sarebbe successo se si fosse bloccato per non voler più provare quelle bruttissime emozioni legate al suo iniziale fallimento?
Alex Risso
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