
Adesso immaginate di trovarvi di notte in un bosco fitto di vegetazione ed ad un tratto sentite dei rumori alle vostre spalle. Se vi concentrate un po magari riuscite a percepire quel brivido che corre lungo tutta la spina dorsale… magari vi accorgete persino che il respiro si fa affannoso e che il cuore comincia a battere all’impazzata…poi sentite ancora il rumore che si é fatto più vicino a quel punto accelerate il passo per poi magari passare alla corsa.
Non avete visto nulla ma Dude entra immediatamente in azione e vi mette in assetto da combattimento.
Fin qui non c’é nulla di strano ha la sua logica: dal momento esatto che percepisce una minaccia …Dude…il nostro coso..senza starci a pensare ci rende pronti ad affrontare l’ignoto con una fuga o un combattimento.
Gli attacchi di panico spesso non capitano in un bosco scuro ed inquietante ma semplicemente stando magari a casa propria …nessun fruscio, nessun rumore particolare , tutto apparentemente tranquillo eppure ecco che ci troviamo ad annaspare tra battito cardiaco impazzito e sensazione di soffocamento e quant’altro.
…siete tranquilli magari stesi sul divano e all’improvviso percepite un certo affanno seguito poi dalla sensazione che il cuore funzioni male perché nonostante si sia stesi sul divano lui corre come se stesse facendo i cento metri piani. e questo vi mette in allarme perché sapete che a riposo il vostro cuore dovrebbe stare tra 70 e 90 battiti minuto (per i bradicardici anche molto molto meno) Non ne conoscete le cause ma stabilite che questa potrebbe essere l’inizio di un emergenza e a quel punto il cuore accelera ancora di più il respiro si fa ancora più veloce e superficiale al quale fa seguito un immediato aumento di ossigeno che arriva al vostro cervello portandovi magari a provare giramenti di testa (dovuti all’iperventilazione)
E voi che non avete notato nulla che giustifichi la vostra reazione o meglio l’attivarsi delle vostre amigdale andate in tilt.
Poi dopo circa una ventina di minuti l’allarme rientra spontaneamente anche se però via ha terrorizzato a morte.
Il vostro sistema di protezione ha cominciato a dare i numeri e ha cominciato a scattare all’impazzata? No, solitamente non si tratta di questo.
Adesso ritorniamo al momento in cui voi eravate placidamente stravaccati sul divano e che ad un tratto notaste la presenza di un enorme ragno peloso che si muove verso di voi o di un enorme topo lungo e nero… la vostra reazione, generata dall’attivazione della vostra amigdale, sarebbe più che appropriata e sicuramente NON vi domanderete che cosa non sta andando in voi.…vi allontanereste semplicemente dal pericolo… giusto?
Terminata l’emergenza riprendereste i vostri normali livelli vitali …l’affanno sparirebbe, …il cuore tornerebbe a battere normalmente e NON VI DOMANDERESTE COSA VI FOSSE ACCADUTO…NON METTERESTE IN DUBBIO IL VOSTRO BENESSERE… GIUSTO?
Ma al contrario quando cadete vittima del vostro attacco di panico in voi regna sovrana la domanda “oddio che cosa mi succede? Sto per morire …ho un attacco cardiaco…Ecc.Ecc.
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