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Il diritto di diventare ricca – prima parte

Il diritto di diventare ricca.

Paure, Solitudine   emozioni,  Soddisfazione…che cosa hanno in comune tutti questi  argomenti  o meglio questi processi neurali? E soprattutto cosa centrano con il proprio Diritto di Diventare ricchi?  Si avete capito bene…il proprio diritto di diventare ricchi.

Ho già approcciato  all’argomento  “soldi” in un altro video  oggi però voglio addentrarmi un po di più nello studio  dei limiti che ti impediscono di diventare ricco. Limiti che ti impediscono di realizzare i tuoi sogni, di arrivare a possedere quel certo quantitativo di denaro che ti farebbe sentire  tranquilla e sereno.

Ma cosa significa Diventare ricchi? Quanti soldi una persona deve possedere per sentirsi ricco? Non c’é una cifra fissa Ognuno di noi ha in mente una propria idea di ricchezza .

Anche tu,… come tutti ….desideri  il denaro almeno in quantità tale  da liberarti dall’ansia di non riuscire a farcela di non riuscire a far fronte agli impegni che ognuno di noi ha.

Naturalmente non tutti  ne desiderano una quantità esagerata ma tutti ne hanno bisogno e quindi tanto vale cominciare a parlarne in maniera schietta ed obiettiva.

 

Qualunque cosa si possa dire della povertà...

Qualunque cosa possa essere detta in favore della povertà resta il fatto che non é possibile vivere una vita piena e di soddisfazione senza averne a disposizione. Nessun essere umano   può esprimere  al massimo il proprio talento e dischiudere il proprio spirito  se non ha a disposizione sufficiente denaro, e questo perché  per dischiudere il proprio spirito  o sviluppare il proprio talento ognuno di noi  deve servirsi di molti mezzi che hanno il loro costo.

Voglio istruirmi e crescere…devo avere sufficiente denaro per potermi pagare gli studi.

Voglio eccellere nello sport? devo poter  accedere a palestre piscine attrezzature varie e quant’altro mi possa essere utile per allenarmi e crescere.

Il mondo é impostato in maniera tale che chiunque ha bisogno  di denaro per potersi realizzare.

Non dico che sia giusto e neanche che sia il miglior modo di gestire la questione.

Sta di fatto che oggi il mondo funziona così…e quindi tanto vale farsene una ragione e cominciarne a capirne i meccanismi che lo regalano.

Si “meccanismi e regole” di questo si tratta.

Meccanismi neurali che se gestiti correttamente potranno farti diventare ricco nella misura che ti serve per poter raggiungere la tua soddisfazione.

Già ancora i nostri cari “cosini di coso”… i neuroni.

 

Il denaro non lo si cerca lo si attrae!

Quando si parla di accedere al denaro  la maggior parte delle persone pensa che la soluzione  sia da qualche parte la fuori. Ce chi  cerca di trovare un lavoro con cui barattare  il proprio tempo in cambio di uno stipendio…ce chi va al casino sperando nella dea bendata, ce chi preferisce sperare di  vincere in borsa e chi pensa che la rapina sia la soluzione.

Tutti metodi  che comunque portano a commettere l’errore  più diffuso e comune che tutti fanno… quello di cercare il denaro.

Il denaro non si cerca lo si attrae.

Adesso lasciando perdere idee come  borsa, casino’ e rapine ( che hanno molto in comune) mi concentrerei  sul trasformare il proprio tempo in denaro.

Molti sono  convinti  che l’unico metodo a loro disposizione sia  trovare un lavoro dipendente.

Nulla  da dire su questa scelta fatto salvo che chi cerca lavoro deve confrontarsi con una concorrenza spietata fatta da persone che sono disposte a svendersi, deve sottostare ai voleri di altre persone e deve accontentarsi di quello che gli viene dato e tutto questo in nome di una sicurezza che ormai non esiste più…Lavorare da dipendente é sicuramente una via comoda più comodo ma ti fa assumere un rischio enorme…ti costringe ad avere una sola  fonte. Morta quella e sei finito.

 

Hai una banconota da cinque euro...?

Alternativa al lavoro dipendente esiste quello della libera impresa, il libero professionismo, il lavoro autonomo , ed ogni altra iniziativa  imprenditoriale che uno voglia e possa intraprendere.

Naturalmente prima di poter pensare di mettersi in proprio occorre  innanzitutto convincersi di poterlo fare…in pratica occorre modificare alcune reti neurali  che  oggi ti fanno dire che tu non sei capace, che tu non puoi farcela ecc.

Una volta fatta questa modifica  bisogno poi  affrontare un altra grossa limitazione: quello che pensiamo degli altri.

Se non modifichi le reti neurali che ti portano a dire che degli altri non ti importa  nulla …l’unico risultato che ti puoi aspettare é il fallimento della tua iniziativa.

E qui arriviamo al nocciolo della questione.

Hai con te una banconota da  5 o 10 o 20 euro?

Se la possiedi, prendila  e appoggiala sul tavolo o sulla sedia o anche  per terra  e allontanati  posizionandoti ad almeno un paio di metri da dove hai  collocato la tua banconota.

Adesso fissala  intensamente desiderando che venga a te.

Che cosa succede?

Si é mossa?

La banconota si é spostata da dove l’avevi messa?

No vero!

Se adesso tu lasciassi la  stanza  e ci ritornassi domani molto probabilmente la banconota sarà ancora li a meno che qualcuno a tua insaputa se la sia presa.

I soldi non camminano, non hanno nessuna possibilità di muoversi autonomamente.

Mettersi in proprio significa avere a che fare  con quante più persone possibile…e convincerle  a portarti le loro banconote.

I soldi non camminano da soli, hanno bisogno di qualcuno che li trasporti.

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