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Chi Sei ? -prima parte-

CHI SEI?

Se qualcuno ti domandasse CHI SEI

Che cosa gli risponderesti

se io adesso ti domando …Chi SEI? che cosa mi risponderesti?

Purtroppo non vi vedo e non vi sento ma posso facilmente immaginare  che probabilmente siete li a dirvi

hmmm, hmmm …qualcuno  ha cominciato subito a pesare a qualche concetto filosofico o  religioso

Se ti chiedo di pronunciare ad alta voce la domanda CHI SONO?

A te cosa viene in mente…non pensarci molto guarda nella tua mente e fai attenzione a  che cosa vedi.

I più mi dicono che non vedono nulla, oppure immagini sfuocate o ancora immagini di se  che però non gli piacciono e chi più ne ha più ne metta.

A quelli che cominciano rovesciarmi addosso definizioni  di grandi filosofi dico semplicemente: ti   io ho chiesto chi sei tu e non quello che pensano i filosofi.

In genere questa domanda fa la stessa fine di:…. cosa vuoi dalla vita?…hmmm, hemmm  ecc.

 

Cosa vuoi dalla vita.

 

Questo cosa mi fa capire? Mi fa capire che la maggior parte di noi non solo non sa esattamente cosa vuole dalla sua vita  ma  neanche sa esattamente chi sia.

Ciascuno di noi, anche se in alcuni casi ha dell’incredibile, abbiamo la capacità unica di poter dire IO SONO,…possiede

la capacità dell’autocosapevolezza.

Sembra una frase banale ma se vi soffermaste un attimo a pensare  a come possiamo dire IO SONO vi accorgereste che comincereste un ragionamento  che vi porterebbe via via sempre più in profondità…é questo solitamente genera ansia e paure. Temiamo di poter scoprire che stiamo buttano la nostra vita nel cesso.

Paure o no questa sera vi voglio portare nei meandri  di coso alla ricerca di chi siamo.

ma prima voglio raccontarvi una parabola orientale   che ho trovato su un vecchio testo e che mi é piaciuta moltissimo.

E che sembra fatta apposta per affrontare questo argomento.

Questa parabola narra di un cucciolo di leone che giocando a rincorrersi con i fratelli si era allontano da mamma leonessa e dai suoi fratellini. Quel fatto  in se abbastanza pericoloso in realtà gli salvo la vita perché, mentre cercava di ritrovare la strada di casa si era abbattuta  sul branco l’ira dei bracconieri che fecero strage  degli adulti e rapirono i cuccioli. Quando finalmente il leoncino  riescì a tornare all’accampamento  trovò  solo  i cadaveri di mamma e papà  abbandonati a terra  e nessuna traccia dei suoi fratellini.

A quel punto, solo ed impaurito,  si rifugia sotto alcuni cespugli e  vi rimane  fino al giorno dopo. All’alba del nuovo giorno il leoncino viene svegliato da l belare di un gregge che stava avanzando verso di lui brucando l’erba.   Il leoncino  ebbe la prontezza di riflessi  di decidere di unirsi  al gregge…. confondendosi  nel branco alla ricerca di protezione e ricovero  e inizio così la sua vita da pecora comportandosi come tale….

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