Perché un coach? Perché un coach? Questa é la domanda sulla quale occorre riflettere bene prima di rivolgersi ad un coach Quante volte ti sei alzato dal letto solo perché dovevi andare a lavorare ? e quante volte ti saresti girata dall’altra parte pur di non iniziare un altra giornata come tante ? Perché dovrei rivolgermi ad un coach? Quante volte la timidezza o la paura ti hanno bloccata? Quante occasioni hai perso perché non hai osato? Quante volte ti sei lasciato sfuggire opportunità che ti avrebbero cambiato la vita se solo avessi creduto un po più in te? Quante volte ti sei fatto travolgere dagli eventi? e quante volte nei momenti più bui ti sei sentita sola? Quante volte hai provato quel senso di angoscia che ti toglie il fiato pensando al tuo futuro? Quante volte hai sentito quella voce che ti sussurrava di lasciare perdere, di smetterla di fantasticare ….Quella voce che ininterrottamente ti ripeteva “Figurati se il mondo aspetta proprio te”. Perché dovrei rivolgermi a te? – Perché io sono convinto che… SI!…..il mondo sta aspettando proprio te, perché il mondo ha bisogno di te. Ed é giunta l’ora che tu smetta di nasconderti e cominci a svelarti a quel mondo che, nonostante tu lo abbia preso a calci,…. ti ricompenserà più di quanto tu non possa immaginare… quel mondo che ti é grato per quello che sei. – perché in me troverai quell’amico che ti guarda le spalle, un amico che crede nelle tue infinite possibilità… un’amico …magari un po rompipalle ma leale, che ti farà notare quando sbagli ma che esulterà con te per i tuoi successi – Perché non ti voglio aggiustare, non sei rotto , e nemmeno insegnarti nulla perché intimamente… nel profondo tu hai già tutte le risposte… quello che voglio e posso fare é liberarti da quei limiti che ti hanno impedito, fino ad ora, di esprimerti al massimo. Alex Risso ARTICOLI CORRELATI TORNA ALLA PAGINA PRINCIPALE DEL BLOG
Il nostro migliore Amico
Ti presento “Coso” L’essere umano sulla terra ha una storia lunga circa 6.000.000 di anni L’uomo sapiens il nostro più vicino progenitore Sembra sia comparso circa 150 / 300 mila anni …in pratica siamo gli ultimi arrivati…ma questa é un’altra storia. Quella che vedete alle mie spalle é un immagine tratta dal film 2001 odissea nello spazio, il film culto firmato dal regista americano Stanley Kubrick. Osservatela attentamente in che situazione si trovava l’uomo alle sue origine …naturalmente quella del che kubrick si é immaginata é solo una delle possibili a ma rende bene l’idea.…ora guardatevi intorno. Voltate lo sguardo dove volete . Ovunque guarderete vedrete i segni del suo creato segni della potenza dell’essere umano. Un essere umano che si é dovuto inventare e reinventare senza sosta senza che nessuno lo abbia aiutato Ora vi domando…come é stato possibile che da quella situazione di partenza si sia arrivati ai giorni nostri? Secondo Stanley Kubrick l’evoluzione é cominciata con l’apparizione di una “stele” un monolito della conoscenza che avrebbe innescato l’evoluzione….secondo i credenti una divinità di qualche tipo ci ha creato e ci ha messo su questo sasso nel nulla…c’é anche chi dice che siamo il risultato di un esperimento alieno. In ogni caso…chiunque ci abbia creato o abbia dato il via alla nostra evoluzione …una volta svolto il compito se ne andato senza neanche lasciarci un qualche tipo di manuale d’uso. un manuale di istruzioni. Come nell’immagini iniziali del film di Kubrick questi signori ci hanno abbandonati a noi stessi in un ambiente alquanto inospitale e ricco di pericoli. Nessuno ci ha insegnato nulla Nessuno ci ha dato una mano. Eppure, da soli, ci siamo inventati la medicina, la chirurgia, le scienze, l’ingegneria ed ogni altro possibile sapere che oggi abbiamo fatto nostro…abbiamo cercato e trovato risposte a qualunque problema abbiamo dovuto affrontare…da soli abbiamo sconfitto pestilenze di ogni tipo…da soli abbiamo imparato a volare, a navigare ad immergerci ed ultimamente a vivere nello spazio. Come é stato possibile? Come abbiamo potuto arrivare a tanto…oggi abbiamo una base spaziale in orbita e questo ci fa diventare l’unica specie vivente terrestre che in qualche maniera riesce a vivere nello spazio. nessun’altra forma di vita sul pianeta é arrivata a tanto. Quando penso a queste cose rimango sempre esterrefatto ….quando penso ai traguardi raggiunti dall’uomo….non posso che ammettere che siamo stati grandi. Soli ed abbandonati a noi stessi siamo riusciti a sfangarla…magari non sempre nel modo migliore ma in ogni caso siamo arrivati ad essere 8.000.000.000 di esseri umani. Raddoppiando quasi l’aspettativa di vita. E tutto questo grazie a lui a “coso”, sua maestà il cervello Questo autentico concentrato di potenza ci ha portati fino qui. 100 miliardi di neuroni ciascuno dei quali può interconnettersi fino a 10000 altri neuroni. 100.000.000.000 di micro computer che riescono a comprendere almeno tre linguaggi diversi con n. valori di significato, il tutto al costo energetico di una lampadina da 60 w E’ al suo interno si forma il nostro senso della vista, del tatto, dell’olfatto,del gusto …del dolore dell’equilibrio. Grazie a lui siamo capaci di intuire l’infinito o cose come Dio, amore e qualunque altro sentimento. Qua dentro noi proviamo ogni tipo di sensazioni….di emozione E’ qui che si formano i nostri limiti le nostre paure le nostre angosce ma anche i nostri sogni John Grindler e Richard Bandler descrivevano questo concentrato di capacità come il più potente elaboratore esistente al mondo, costruito da manodopera non specializzato e venduto senza manuale di istruzioni…e soprattutto dotato della capacità di apprendere. Adesso domandatevi…davvero pensate che lui non sia in grado di risolvere qualunque problema voi abbiate o doppiate affrontare? Alex Risso ARTICOLI CORRELATI TORNA ALLA PAGINA PRINCIPALE DEL BLOG
Una tecnica inaspettata per cambiare vita
Una tecnica inaspettata per cambiare vita Ognuno di noi basa la propria vita, su tutta una serie di CONVINZIONI. Tra queste le più deleterie per il proprio sviluppo sono quelle che riguardano noi stessi. Sono quelle che ci dicono: chi crediamo di essere, cosa pensiamo di noi, cosa crediamo di poter di fare, di realizzare, di progettare. Ebbene la prima cosa che dobbiamo fare, se vogliamo dare una svolta alla nostra vita, é proprio andare a rivedere tutte quelle convinzioni limitanti che ci impediscono , giorno dopo giorno, di vivere appieno la nostra vita. L’altro giorno parlando con il mio amico Claude gli ho fatto una domanda: Perché Cloud, ogni volta che penso di essere pronto a fare il fatidico primo passo, all’improvviso mi sento fiacco, vuoto, senza energia e pronto ad abbandonare , o quanto meno rimandare quello in cui voglio cimentarmi? Perché Cloud? il giorno prima mi sento un leone e poi… quando giunge il momento … tutti i dubbi di questo mondo mi assalgono e mi bloccano? Mi sai dire perché? Claude, come suo solito mi lascio finire e dopo una breve pausa disse: “Alex, amico mio, questa é proprio una bella domanda, anche perché riguarda milioni di persone. Non credere infatti di essere l’unico che si trova a dover fronteggiare questo genere di cose. E’ un fenomeno diffusissimo ed anzi questo genere di “comportamento” lo si può considerare il vero spartiacque che divide le persone che RIESCONO da quelle che “galleggiano” nel fiume della vita….che vivono una vita di rimandi ed abbandoni. Aggiungi La sensazione di non essere all’altezza La scrittrice Louise Hay, a suo tempo dichiarò e sottolineò che le radici della maggior parte dei problemi nella vita risiedono nella “SENSAZIONE DI NON ESSERE ALL’ALTEZZA”. Il Dr. Alfred Adler rincara la dose affermando che per l’uomo occidentale é naturale provare sentimenti di inferiorità: é una sensazione che ha origini nell’infanzia e che spessissimo si protrae nell’età adulta. Molte, moltissime persone, a causa delle loro CONVIZIONI , per lo più infondate, pensano erroneamente di essere persone limitate in termini di intelligenza, talento , capacità creatività o abilità di qualsivoglia tipo. Quante volte ti é successo? Quante volte ci siAMO SENTITI fuoriposto indegni di sedere a tavolo della vita. Quante volte ci siamo scoperti a pensare : “ … Come ti permetterti di sedere a questo tavolo?…chi ti credi di essere?…non vedi che sei ridicolo?…Torna a casa che é meglio.” Quante volte con questi pensieri in testa ci siamo scusati e abbandonato la scena …magari appellandoci ad un malanno di qualche tipo sopraggiunto improvvisamente? pur di battere in ritirata. Ti rendi conto di quanto sono potenti le convinzioni? Non ha importanza se ce le siamo create o se ce le hanno create. Il punto é che agiscono su di noi in maniera possente. ..obbligandoci a lasciar perder, abbandonare la scena , ritirarci scappare pur di non provare quelle sensazioni così sgradevoli che ci pervadono in quelle situazioni. Quando parlo di queste cose solitamente vengo subito incalzato con frasi del tipo: Perché mai avrei dovuto farlo? Non sono mica stupido. Non si tratta di essere stupidi o meno, si tratta, di un mancato aggiornamento delle proprie convinzioni ed ogni volta che ci troviamo in una determinata situazione ecco che apriamo il cassetto dei nostri comportamenti ed estraiamo quello che troviamo all’interno.…peccato che spesso quei comportamenti li abbiamo mesi nel cassetto quando eravamo poco più di un soldo di cacio….quando eravamo dei bambini e osservavamo il mondo con gli occhi di un bambino. Camminando leggendo il Topolino Quand’ero un bambino ricordo che un giorno feci una gran brutta esperienza che mi valse un bel bernoccolo. Io e la Mamma stavamo andando a comprare qualcosa ed, camminando al suo fianco e concentrato com’ero sul fumetto non vidi un muretto che mi sbarrava la strada ed io caddi rovinosamente. Ricordo quel muro come alto almeno un metro, e ricordo che mi ero fatto un bernoccolo gigantesco. Anni fa volli andare sul luogo del misfatto e dopo la sorpresa di aver trovato lo stesso muricciolo al suo posto rimasi deluso. Ciò che mi ero portato con me per cinquant’anni era il ricordo di un muro vero e proprio mentre in realtà era solo un cordolo di una ventina di centimetri. Allo stesso modo noi generiamo le nostre convinzioni. Esperienze che per un bambino possono sembrare devastanti anni dopo sarebbero considerati semplicemente dei contrattempi. Le nostre convinzioni più potenti ce le siamo formate in gran parte a seguito di esperienze vissute da 0 a 6 anni. E’ in quell’età che ciascuno di noi si forma una prima idea del mondo e si fa una prima idea del suo funzionamento. E la cosa non sarebbe un problema se non fosse che noi cresciamo, maturiamo, cambiamo stile di vita, di rapporto con gli altri.. in pratica ci evolviamo dimenticandoci però di “aggiornare le nostre convinzioni” , di aggiornare i nostri comportamenti…ed ecco che cominciano i problemi. Adulti che si comportano come bambini Quante volte ci é capitato di vedere adulti comportarsi COME “bambini”? Generalmente li condanniamo non sapendo però che stanno solo mettendo in essere il solo comportamento che hanno trovato nel loro cassetto dei comportamenti. Un “behavior” per dirla all’inglese, basato su convinzioni ormai superate. Basterebbe solo aggiornare o aggiungere anche solo un’altro possibile comportamento nel cassetto dei comportamenti per generare un cambiamento che ha dell’incredibile. Il fatto che non abbiamo aggiornato le nostre convinzioni fino ad ora non significa che non possiamo farlo adesso. Le convinzioni non sono scolpite nella roccia. Tutte le convinzioni si possono modificare, arricchire, ridurre a nostro insindacabile giudizio e soprattutto le possiamo aggiornare in brevissimo tempo, quando e come vogliamo. Nessuno nasce condannato ad essere quello che ha PENSATO fino ad oggi di essere. Noi siamo esseri in costante evoluzione, da quando nasciamo a quando giungiamo al termine della nostra vita, non facciamo altro che agire e reagire ed apprendere e nessuno é esattamente uguale al giorno prima…figuriamoci uguale ad anni prima. Il futuro